Il 30 settembre e il primo ottobre si è tenuto il Motocross delle Nazioni (o MXoN) a Matterley Basin, nel Regno Unito. Grazie a Motoblouz.com e Fox, ho potuto vivere per la prima volta questo weekend come qualsiasi rider vorrebbe viverlo: in prima linea a stretto contatto coi piloti. Vieni, ti faccio strada!
Il Motocross delle Nazioni spiegato ai profani
Anche se non riesco a immaginare che una persona non capisca di che parlo, sembra (dopo aver provato a raccontare il weekend ai miei amici) che una bella rinfrescata ci stia tutta. Il Motocross delle Nazioni, in breve MXoN, cos’è? Quando devo riassumere il weekend ad amici neofiti nel campo del fuoristrada, cerco di farla breve: si tratta della coppa del mondo del motocross, solo che al contrario del calcio si disputa ogni anno.
Se sei veramente all’oscuro di tutto, sappi che anche quest’anno è la Francia ad essersi aggiudicata l’evento. Questo titolo le permette di appuntarsi la quinta stella sul petto, la quarta di fila.
Invitati da Fox e Motoblouz
I fan che non l’hanno mai vissuto ci odieranno. Perché dico noi? Perché non sto per raccontare solo il mio weekend, ma anche quello di Jonathan & Letizia, i nostri invitati del weekend. Prego? Invitati? Quando ti diciamo che non si è mai perdenti con Motoblouz, non è uno scherzo! Per il Motocross delle Nazioni Jonathan ha vinto due biglietti tramite un concorso a premi organizzato da Fox & Motoblouz.
Per il Motocross delle Nazioni Jonathan ha vinto due biglietti tramite un concorso a premi organizzato da Fox & Motoblouz.
Un bel colpo di fortuna che gli ha permesso di vivere un weekend tutto pagato (trasporto, alloggio, accesso, incontro, ecc.) con la persona da lui scelta. Quindi, direi che vale la pena participare ai giochi Motoblouz. È stata in più l’occasione per noi di essere a stretto contatto con le persone che ci fanno amare il nostro mestiere e con le quali condividiamo una passione comune.
Inside is now!
Mi ripeto, e lo farò sicuramente per il resto dell’articolo, mi odierai, quanto mi odierai…
Un weekend così comincia di venerdì. Infatti, bisogna viaggiare fino nel Regno Unito. Ma stranamente il tragitto sembra molto breve per quanta eccitazione c’è e il viaggio non si fa troppo sentire. È stata anche la prima volta che guidavo a sinistra (sono matti questi inglesi), ma alla fine me la sono cavata (il mio coopilota può confermare).
Arrivati all’hotel, prendiamo posto nelle camere e mi trovo davanti a un problema: ho dimenticato che le prese britanniche sono diverse…E ovviamente non ho l’adattatore! Non fa niente, faremo senza. Questo weekend, il cellulare non è importante, bisogna vivere questi momenti con i propri occhi.
La cena verso le 19 è organizzata all’hotel da Fox. Ed è adesso che inizia il sogno. Non solo ti imbatti nel CEO della FOX Paul E. Harrington, ma in più ti rendi anche conto che al tavolino dietro il tuo, c’è Éric Péronnard (per i più giovani, è un francese trapiantato negli Stati Uniti con un CV lungo come le mie due braccia, consulente e organizzatore del Supercross USA, del Supercross di Bercy, della Red Bull Straight Rhytm, degli X-games…e non aggiungo altro), Sébastien Tortelli o ancora Jeff Emig…
Sabato mattina: Partenza top!
Il vero Motocross delle Nazioni comincia il sabato mattina. Abbiamo appuntamento al camion, o meglio, al semirimorchio Fox per recuperare i nostri pass e ottenere informazioni utili sugli accessi e la tabella di marcia del weekend. Ma cosa c’è da vedere al camion Fox? I nuovi stivali Fox 180 e il nuovo casco Fox V3 2018, esposti accanto a una tv che ti ritrasmette il live del circuito, un DJ che suona tutto il giorno e che continua pure la sera, dei tizi che smontano una CRF 450 tutta nuova per incidere il telaio e gli scarichi e ricoprire le parti in plastica con carta glitter blu (il ragazzo che lo fa dev’essere molto bravo ad incollare i kit decorativi, perché la carta è fina quanto un foglio di carta velina e alla fine non c’è nemmeno una bolla d’aria).
L’hospitality, il paradiso degli appassionati… affamati
Non basta voler vedere tutto, per farlo bisogna avere energie. E per avere energie fresche bisogna mangiare. Grazie al pass abbiamo accesso all’hospitality Youthstream (il promotore sia dell’evento che dell’insieme del campionato del mondo). I tavoli sono enormi e il buffet degno di un cinque stelle. Il Fish & Chip inglese non c’è, ma a parte questo è buono. È anche il momento perfetto per riposarsi e parlare con altri appassionati.
Dato che il risorante Youthstream si trova proprio dopo il salto dell’arrivo, decidiamo di cambiare un po’ di punto di vista e di rimanere un po’ lì. Si finisce all’arrivo con salto doppio – con un dosso stupendo, il posto è perfetto per le foto! (Peccato che il clima lo sia un po’ meno)
Dopo le corse, ripassiamo per il camion FOX per altre animazioni. L’occasione buona per Jonathan di incontrare Tim Gajser (campione MXGP 2016 & Campione MX2 2015) e Loïc Bruni (due volte campione del mondo di Mountain Bike categoria downhill).
Prendiamo gli stessi e si ricomincia
La domenica, il programma è più o meno lo stesso per la mattinata. Ne approfitto quindi per sfidare il freddo e fare un giro completo per avere altre foto dell’atmosfera, dei tifosi…
Durante la pausa pranzo, Fox ci dà appuntamento al camion HRC per una sorpresa. Un’idea regalo? No? siamo sicuri? eppure HRC non ha molti piloti nel MXGP. Dai la smetto con questa inutile suspense. È la maglia del gigante russo Evgeny Bobryshev che Anthony ha ricevuto.
Herlings è all’altezza delle aspettative. A titolo informativo, l’ho visto discutere con Osborne prima della sua prima manche, penso che gli abbia comunicato di quanti secondi lo avrebbe poi staccato.
Il pomeriggio, lo dedichiamo al main event, con le manche finali di questo Motocross delle Nazioni. Bisogna dirlo: il livello dei piloti è veramente impressionante. Herlings è all’altezza delle aspettative. A titolo informativo, l’ho visto discutere con Osborne prima della sua prima manche, penso che gli abbia comunicato di quanti secondi lo avrebbe poi staccato.
Hunter Lawrence e la sua 250 RMZ sono oltremodo impressionanti, Gajser è solido ma non forza. L’unica delusione secondo me viene da Antonio Cairoli, che si assicura il risultato, ma non ha mai attaccato questo weekend.
Se dovessi riassumere questo weekend:
Il team del MXoN 2017
Sono indeciso tra il team francese e quello canadese, perché se è vero che sono fiero della Francia che ha sorpreso più d’uno, la divisa Fox del Canada era veramente mega stilosa!
Il pilota del weekend
Hunter Lawrence (Australia – MX2), per me, il pilota più impressionante del weekend. Malgrado qualche caduta nell’ultima manche che ha fatto perdere dei punti all’Australia, quest’uomo è veramente impressionante. La sua velocità gli permette di andarsi a cercare i 450 e il suo stile aereo è semplicemente magnifico! In più, abbiamo saputo da poco della sua firma con Honda Geico e una partenza prevista per gli USA nel 2019…forse sarà il nuovo Chad Reed!
Il pubblico del weekend
Si può dire quel che si vuole, che quello inglese è un bel pubblico, eppure quello francese è il più ammirato. È vero, non giocavamo in casa e quindi l’atmosfera non era come ad Ernée, ciò non toglie che la bandiera più grande era proprio blu, bianco e rossa e non era per Jeffrey Herlings. (Se prendi una bandiera francese, e la metti con le bande in orizzontale ottieni una bandiera dell’Olanda, il paese di Herlings. D’accordo, ho esagerato!)
L’azione del weekend
La caduta di Max Anstie sabato atterando dopo un salto. Ma non si è fatto scoraggiare, infatti la domenica ha vinto comunque due manche.
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