Test zaino DXR Over-Craft 30 L

Sono ormai quattro anni che uso lo zaino DXR Over-Craft in modo intensivo. Questo bagaglio di una trentina di litri non mi ha deluso.  Tra motociclisti, le dritte si condividono! Punti forti e deboli di un prodotto che rimane uno zaino ma non certo un pacco!

Quando ho comprato lo zaino DXR Over-Craft 30 nel 2013, non avrei mai immaginato di pubblicarne un giorno il test. Di zaini descritti come impermeabili, ne ho già usati un buon numero.Se non finscono per imbarcare acqua dopo qualche mese, allora si rompe la zip o una cinghia si scuce…Quindi, non v’è nessun motivo perché questo articolo, venduto a una cinquantina d’euro, faccia eccezione…

Quattro anni di buono e onesto servizio. E non è finita qui!

È vero che conosco il severo processo di sviluppo dei prodotti DXR dato che si tratta di una delle marche di Motoblouz. Ma mai avrei pensato che quattro anni dopo, il DXR Over-Craft fosse ancora fresco e disponibile per un bel viaggetto sotto la pioggia!

Questo sì che è il tipo di prodotto che spero di ricevere ogni qual volta che sborso dei soldi: semplice e efficace, che risponde bene alle mie aspettative e a lungo. Così, credo di averlo consigliato a tutti i miei amici, anche quelli che non hanno mai messo le chiappe su una moto. Se non è segno di soddisfazione questo!

Impermeabilità: mi affido all’Over-Craft ad occhi chiusi

Primo argomento in favore dello zaino da moto DXR Over-Craft 30: Si rivela perfettamente impermeabile, e in modo duraturo. Ancora oggi, mantiene le mie cose all’asciutto, anche con temporali o durante viaggi piovosi di parecchie centinaia di chilometri. La sua fabbricazione in tessuto rivestito in PVC con cuciture termo-saldate, più una chiusura ad avvolgimento («roll-top» come dicono alla DXR) gli garantiscono una resistenza all’acqua irreprensibile!

La sua fabbricazione in tessuto rivestito in PVC con cuciture termo-saldate, più una chiusura ad avvolgimento («roll-top» come dicono alla DXR) gli garantiscono una resistenza all’acqua irreprensibile!

Così, quando l’acquazzone è dietro l’angolo, prima di partire, il mio portafogli lo metto nello zaino e non nella mia tasca interna, non si sa mai!  A questo proposito, su lunghi tragitti piovosi, la tasca principale si dimostra più affidabile della piccola esterna con zip.

Un grande volume ma senza fronzoli

L’Over-Craft si dimostra anche molto pratico. Grazie alla sua concezione, la tasca non è a scomparti, cosa che ti permette di stoccare bei volumi.  Il volume varia a seconda del numero di giri che dai al roll-top. Confrontandolo con altri zaini di dimensioni equivalenti, direi che supera i 30 litri annunciati quando lo stringi al minimo.

La sua flessibilità gli consente di ingoiare gli effetti personali più imponenti. Un po’ come un boa inghiottisce una preda tre volte più grande di lui, se ti piacciono i paragoni arditi. Nessun problema per farci entrare degli stivali da moto. Anche un PC 15 pollici nella sua custodia, con un po’ di pazienza…

Due limiti per questo insaziabile ingordo: Bisogna comunque poter avvolgere una o due volte l’apertura per evitare problemi, in particolare per beneficiare dell’impermeabilità promessa. E poi sarai frenato dal diametro dell’apertura, di circa 25 cm, che lascerà entrare un oggetto di 35 cm di larghezza massimi se è ultra piatto. Insomma, offre comunque uno spazio niente male!

Il DXR Over-Craft 30, roba tosta

Non sono rimasto deluso nemmeno dalla solidità del tessuto rivestito che entra nella fabbricazione del DXR Over-Craft.  Ha resistito a quattro anni di uso intensivo senza cedimenti né accusando danni irreversibili. L’avventuriero Viking, che possiede lo stesso zaino, avrà molto da dire in questo senso se glielo chiedete. Eppure, il nostro viaggiatore preferito non è certo uno che porta estrema attenzione alle sue cose, se capisci cosa intendo.

Da notare che alla fine il mio zaino preferito si è comunque crepato su tre centimetri a livello delle fibbie di chiusura a forza di stringere ripetutamente. Ma vista la sua età, penso che la sua performance è assolutamente onorabile. Ancor di più dato che la sua impermeabilità è tuttora garantita!

Anche la trama del tessuto rivestito si sfilaccia leggermente qua e là. L’effetto è solo estetico e non implica per nulla la solidità dello zaino. E poi, puoi rimediare facilmente facendo fondere con la fimma di un accendino i ciuffi più ostinati – #DIY. È quello che ho fatto, e confermo che così facendo ritrova la freschezza dei giorni migliori!

Comodo e pratico

Riguardo al comfort, niente da segnalare.  Contrariamente alle sacche da marinaio con formato a tubo, il DXR Over-Craft dispone di una schiuma paraschiena semi-rigida che migliora il contatto con la schiena. Risultato, non si muove di un centimetro, anche con vento forte. Se ci aggiungi la cinghia addominale, l’attacco al petto, e le bretelle imbottite capirai perché dà prova di grande tenuta, come ogni zaino che si rispetti.

Puoi persino togliere buona parte di questi accessori – schiuma paraschiena, cinghia addominale.  Pratico se vuoi avvolgere lo zaino su se stesso per metterlo dentro una valigia per esempio, o per utilizzare l’Over-Craft come una borsa da moto integrativa da legare su un portabagagli.  Buono per tutto, credimi!

Ultimo punto che mi viene in mente: il DXR Over-Craft 30 si rivela facile da lavare. Il bianco si sporca un po’ quando guidi tutto l’anno. Ma un colpo di spugna umida basta a ridargli il suo biancore stile Colgate.

Sarò ripetitivo ma… è davvero un affare questo zaino!