Dalla testa ai piedi, l’abbigliamento dei motociclisiti si è evoluto moltissimo nel corso degli anni. Dopo il casco, è arrivato il momento di vedere qual è stata la trasformazione del giubbotto per la moto.
A New York nel 1928 Irving Schott inventò la prima giacca di pelle specifica per i motociclisti che prese il nome di Perfecto e che divenne uno dei capi più iconici dell’abbigliamento mondiale. Ma la pelle non proteggeva dalla pioggia, così nel 1935 l’azienda britannica Barbour & Sons cominciò a produrre i primi giubbotti per la moto impermeabili.
Nel 1950 Geoff Duke divenne il primo pilota a indossare un unico pezzo di abbigliamento. Da quel momento, la tuta per la moto è diventata sempre più sofisticata, con protezioni e inserti in materiali speciali come il kevlar, una fibra sintetica cinque volte più resistente dell’acciaio.
Negli ultimi anni c’è stata, poi, l’introduzione delle protezioni per la colonna vertebrale, un elemento snodabile e flessibile, che protegge la schiena del pilota dalla base fino al collo, e delle patch fluorescenti sul giubbotto per la moto che ha avuto un impatto molto positivo nella riduzione degli incidenti in strada.
Scopri anche come si sono evoluti il casco e le scarpe per la moto!
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